Batteria ASUS F3F |
Posted: October 21, 2014 |
Moorefield è stato ottimizzato per la piattaforma Lte Intel Xmm 7260, appena introdotta. Tra le nuove funzionalità di questa soluzione, che supporta la tecnologia Lte-Advanced, c’è la Carrier Aggregation (CA), con il supporto per 23 combinazioni diverse in un singolo chip. Nei demo realizzati a Barcellona, Intel ha dimostrato che la piattaforma 7260 è in grado di raggiungere velocità di trasferimento dati in Lte-Advanced di categoria 6 a 300 Mbps in downlink e 50 Mbps in uplink. "Stiamo entrando nel 2014 con un portafoglio estremamente competitivo di soluzioni mobile, che spazia da processori applicativi a piattaforme di comunicazione, destinato a diventare sempre più solido", ha commentato Hermann Eul, Vice President e General Manager del Mobile and Communications Group di Intel. A riprova della vivacità di Intel nel segmento della mobilità, la società ha annunciato tre nuovi accordi, su base pluriennale, con altrettanti produttori di dispositivi: Lenovo (che ha anche annunciato la volontà di integrare la tecnologia Lte su alcuni dei suoi Ultrabook), Asus (che ha confermato che anche quest’anno presenterà diversi prodotti basati su tecnologia Intel) e Foxconn (che intende lavorare in particolare sui tablet). Intanto continua la già proficua collaborazione con Dell, anche in questo caso con una focalizzazione sul segmento dei tablet. Consci che la sicurezza in mobilità è un elemento fondamentale per il successo di queste tecnologie, Intel ha posto l’accento sull'offerta McAfee Mobile Security, gratuita e completa di tutte le funzionalità, per dispositivi portatili Android. La soluzione è già disponibile e include antivirus, protezione delle app, protezione del Web e filtro delle chiamate/Ssm, oltre a un sistema antifurto e al backup dei contatti. Da non sottovalutare la scelta strategica della Intel Device Protection, una soluzione tecnologica che protegge i dispositivi in modo proattivo dal malware e consente ai clienti aziendali di separare i dati personali da quelli aziendali. Importanti fornitori di soluzioni per la gestione di dispositivi portatili, tra cui AirWatch, Citrix e la stessa McAfee, dovrebbero offrire estensioni di gestione per i dispositivi con Intel Dpt entro i prossimi mesi.Infine, la prevista esplosione dell’Internet delle Cose ha spinto Intel a mettere a punto collaborazioni più estese con Alcatel-Lucent e Cisco. L’obiettivo è quello di accelerare l'adozione delle tecnologie NFV (Network Function Virtualization) e SDN (Software Defined Network), in modo che i provider di servizi possano avere a disposizione una rete più veloce e flessibile per una maggiore scalabilità di nuovi servizi. Mikako Kitagawa, analista di Gartner, trova però qualche motivo di speranza in un quadro tetro. "Anche se le spedizioni di Pc hanno continuato a diminuire, crediamo che vi siano mercati, come gli Stati Uniti, che hanno toccato il fondo. L'adeguamento della base installata ha rallentato". Insomma non si può che risalire, anche se sarà una scalata difficilissima, perché "la forte crescita dei tablet continua a influenzare negativamente la crescita PC nei mercati emergenti. In quei paesi, il primo dispositivo collegato è probabilmente uno smartphone e il primo dispositivo di computing è un tablet. Di conseguenza, l'adozione dei Pc nei paesi emergenti sarà più lenta".
E infatti, come si diceva, i laptop “cromati” sono in ascesa: secondo i dati di Npd Group, negli otto mesi precedenti al luglio sorso Chrome OS negli Usa deteneva quote intorno al 20-25% nel segmento dei notebook economici, cioè da meno di 300 dollari. Nel caso servisse un’altra evidenza, su amazon.com quattro modelli su dieci occupano la top-10 dei laptop più venduti, con il Samsung Chromebook da 11 pollici e l’Acer C720 Chromebook rispettivamente al primo e al secondo posto. Il motivo principale è facilmente intuibile: il prezzo, decisamente appetibile (siamo sotto ai 200 dollari per i due prodotti in cima alla classifica di Amazon), che permette a chiunque di avere un Pc portatile molto leggero, più comodo per scrivere rispetto a un tablet e decisamente più economico rispetto a un ultrabook convertibile. La generazione di modelli in arrivo nei prossimi mesi segna un punto di svolta: dopo anni di alleanza quasi esclusiva con Microsoft, Intel comincia ora a collaborare in modo più massiccio con Google, che dal suo canto sta lavorando per migliorare i Chromebook potenziandone le capacità “offline” di archiviazione di file. I nuovi modelli realizzati a braccetto con Intel andranno in questa direzione: con essi si potrà, per esempio, riprodurre in modalità offline film e spettacoli televisivi scaricati da Google Play. Ma questa prossima ondata di dispositivi non si presterà al solo intrattenimento, bensì migliorerà velocità e prestazioni energetiche proprio grazie al contributo in Itel.Si ipotizza dunque che l'azienda statunitense possa essere in grado di raggiungere il suo obiettivo di 40 milioni di esemplari acquisendo quasi il 20% del mercato globale, per di più con le nuove soluzioni SoFIA per il mercato entry level; inoltre e la piattaforma Cherry Trail da 14nm dovrebbe rafforzare ulteriormente la sua fetta di mercato.Dopo l’Ifa di Berlino e l’Intel Developer Forum che si è svolto nei giorni scorsi a San Francisco, Intel ha organizzato un incontro con la stampa italiana per presentare alcune delle ultime novità. Al centro dell’evento è stato il processore Intel Core M, nome in codice Broadwell, che pur basandosi sul processo produttivo a 14 nanometri fa ancora parte della quarta generazione di Cpu per dispositivi portatili. La quinta, che comprenderà i nuovi Core i3, i5 e i7, arriverà all’inizio del 2015. Intanto, però, cominceremo a vedere notebook ultrasottili, tablet di fascia alta e dispositivi “due in uno” (tablet dotati di tastiera staccabile) con i Core M – disponibili in versione standard o vPro - già entro la fine di quest’anno. I nuovi processori offrono prestazioni elevate, sia sul fronte dell’elaborazione pura sia su quello della grafica, grande durata della batteria e assenza di sistemi di raffreddamento, come le ventole, che solitamente aumentano ingombri e consumi dei dispositivi. Acer e Dell, in particolare, firmeranno i primi Chrome OS con a bordo processori Intel Core i3 di quarta generazione, strizzando l’occhio soprattutto al segmento degli studenti e a quello degli utenti aziendali grazie a ottime caratteristiche di efficienza energetica e di potenza di elaborazione. Entrambi gli Oem proporranno nuove configurazioni di modelli già presentati: l’Acer Chromebook C720, disponibile nella versione con Intel Core i3 dal mese di settembre al costo di 350 euro circa, e il Dell Chromebook 11, sulle cui tempistiche di lancio e listini per ora non sono stati comunicati dettagli. Lo smartphone si inserisce in un tablet con schermo IPS da 12,5 pollici e risoluzione HD. Premendo un pulsante potete selezionare Android 4.4 con l'hardware dello smartphone, oppure Windows 8.1 con l'hardware del tablet, che prevede processore Intel, 4 GB di memoria RAM e unità di archiviazione SSD da 128 GB. Il tablet pesa 800 grammi, compresa la batteria da 28 Wh. Grazie allo spessore di 7,3 millimetri si candida come concorrente diretto di Surface Pro 3, di cui imita anche il sistema di raffreddamento senza ventole. La configurazione comprende processori Intel Core a basso voltaggio, SSD e 2 o 4 GB di memoria RAM a seconda delle configurazioni. Il sistema operativo ovviamente è Windows 8.1. Il computing a tavoletta cresce ancora, ma senza avere la strada spianata. L’ultimo Worldwide Quarterly Tablet Tracker di Idc, relativo al secondo quarter del 2014, evidezia infatti una crescita a doppia cifra nel mercato dei tablet, ma anche la presenza di alcuni ostacoli che ne hanno rallentato il trend ascendente. Dal punto di vista numerico, cioè delle unità in consegna, il mercato è cresciuto dell’11% rispetto ai livelli di vendita del medesimo periodo del 2013, con un po’ meno di 50 milioni (49,3 milioni) fra tablet classici e modelli due-in-uno (comprensivi di tastiera) consegnati dai produttori alla distribuzione. Tags:
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