Batteria ASUS A32-K93 |
Posted: October 26, 2014 |
La seconda ragione è la ancora non “endemica” adozione dei tablet in ambito aziendale.“Nonostante questa tendenza”, ha sottolineato Bouchard, “crediamo che nella seconda metà dell’anno una più forte richiesta di tablet da parte delle aziende favorirà la crescita del mercato, e che assisteremo al lancio di offerte più specifiche per il target enterprise, come suggerito dalla partnership siglata fra Apple e Ibm”.Fra i produttori, nel trimestre in esame Apple è ancora al primo posto sia in termini di unità consegnate (13,3 milioni) sia di market share (26,9%), ma perde qualche punto rispetto al posizionamento dell’anno precedente, considerato il medesimo periodo (14,6 milioni di unità, 33% di quota mercato). Sostanzialmente stabile è Samsung, al secondo posto con 8,5 milioni di tablet venduti (erano 8,4 l’anno precedente) e uno share del 17,2% (versus 18,8%). Ben altra performance, pur su numeri molto più piccoli, contraddistingue Lenovo: il marchio cinese è cresciuto del 64,7% in dodici mesi, passando da 1,5 milioni di tablet smerciati nel secondo quarter del 2013 ai 2,4 milioni di quest’anno, e portando il suo market share dal 3,3% al 4,9%. Seguono, nella lista dei top brand, Asus e Acer, mentre i restanti marchi detengono il 44,4% del mercato (era il 37% un anno fa).Asus esordisce in grande stile all'IFA di Berlino presentando un nuovo Zenbook extra lusso con schermo QHD+ da 13,3 pollici e processore Intel Core "M" Broadwell. UX305, questo il nome del prodotto, è un ultrabook di fascia alta con materiali di ottima qualità e una dotazione tecnica altrettanto valida: basti pensare allo schermo da 13,3 pollici con risoluzione QHD+ (3200 x 1800 pixel) e copertura Gorilla Glass. Zenbook è ormai sinonimo di raffinatezza e alte prestazioni, garantite anche da un'unità di archiviazione SSD da 128 o 256 GB, un processore Intel Core e un design ultrasottile (12,3 millimetri di spessore per 1,2 kg di peso) che assicura eleganza e trasportabilità.Ricordiamo inoltre che i nuovi Asus ESC4000 G2S sono compatibili con un'ampia gamma di schede di espansione, compresi i più recenti Intel Xeon Phi delle serie 7120P, 5110P e 3100, e con le famiglie di GPU Nvidia Tesla (K10, K20 e K40) e GRID e AMD FirePro.L'abbandono del supporto a Windows XP sta dando un po' di respiro al mercato PC. Le aziende, spinte dalla necessità di rinnovare il parco macchine, nel primo trimestre hanno infatti trainato le vendite portando il conto complessivo a una riduzione di solo l'1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con 76,6 milioni di unità consegnate. I dati sono della società di ricerche Gartner, ma in queste ore anche IDC ha pubblicato valori allineati. Guardando alla situazione negli ultimi 12 mesi sembra quindi che il mercato sia avviato verso una lenta ripresa. Nel primo trimestre 2013 infatti il dato era fortemente negativo (-13,9%), nel corso dell'anno poi c'è stato un parziale recupero e si è passati a -10,9% nel secondo trimestre, a -8,6% nel terzo fino ad arrivare a -6,9% a fine anno. Quanto all'analisi geografica, c'è da sottolineare che come accade sempre nel primo trimestre la Cina ha rallentato per via delle festività nazionali, ma ci si aspetta una ripresa nei trimestri successivi. Le consegne invece continuano a crescere molto bene nei mercati emergenti dell'area Asia/Pacifico.
Come saranno questi due nuovi modelli? Il comunicato stampa di HP svela soltanto la presenza di Android, di processori quad-core in grado di sostenere il multitasking, del 3G, del supporto dual-Sim, di fotocamere HD e di display da 6 e 7 pollici realizzati con tecnologia Ips. Ulteriori dettagli arrivano dal sito di re/code: risoluzione di schermo da 1280 x 720 pixel, 16 GB di spazio interno per lo storage, slot per schede microSD, fotocamere frontale e posteriore da 2 e da 5 megapixel. Per entrambi i modelli si prevede un profilo sottile, cioè 9 millimetri per lo Slate 6 e 9,5 millimetri per lo Slate 7. La versione di Android a bordo sarà Jelly Bean. Il sodalizio fra Google e Intel prevede comunque anche modelli basati su processori Celeron, con system-on-chip Bay Trail-M. Questi Chromebook, firmati da Acer, Asus e Lenovo, garantiranno fino a 11 ore di autonomia spaziando tra diversi form factor e fasce di prezzo. Per quanto riguarda il marchio cinese, le sigle da appuntare sono Chromebook N20 e Chromebook N20p: il primo è un notebook tradizionale, mentre il secondo si distingue per lo schermo tattile e per il design trasformabile (la tastiera può essere utilizzata per scrivere o come supporto).Fra i dettagli noti, si sa che questi Ssd includeranno la tecnologia di encryption 256-bit AES e che potranno raggiungere una valocità di scrittura sequenziale massima di 530 MB/s e una velocità di lettura di 550 MB/s; l’accesso casuale ai file arriverà a 100.000 Iops in lettura e a 90.000 Iops in scrittura. L’unico form factor disponibile sarà quello da 2,5 pollici. Doppio è anche l’annuncio di Asus, composto da un modello da 11,6 pollici, il Chromebook C200, e uno da 13,3 pollici, cui corrisponde la sigla C300. Entrambi, da anticipazioni non ufficialmente confermate, conterranno 4 GB di Ram e 32 GB di spazio per l’archiviazione, mentre Intel ha specificato che si distingueranno per il design sottile. Anche Acer presenterà un nuovo modello equipaggiato con processori Celeron e piattaforma Bay Trail-M, che sarà più sottile, leggero e silenzioso rispetto a precedenti proposte. Comune a tutti i nuovi modelli con processori Celeron sarà la presenza dello standard Intel wireless 802.11ac.Sono, inoltre, in arrivo (inizialmente negli Stati Uniti) un all-in-one di LG, il Chromebase, basato su processore Celeron e microarchitettura Haswell, e un sistema di HP denominato Chromebox. Si tratta di un dispositivo dotato di chip Intel Celeron, in grado di trasformare un qualsiasi schermo televisivo domestico in un Pc Chrome OS, con connettività Internet e con installati Google Play, Drive e altri strumenti dell’ecosistema di Big G. La soluzione è stata scelta dopo aver superato una fase di gara intensa e rigorosi test, dopo i quali Schneider Electric si è assicurata il progetto grazie “alle tecnologie avanzate, all’affidabilità dei suoi prodotti e alla solida reputazione del suo marchio”, a detta dell’azienda stessa. Peraltro Schneider Electric annoverava già Baidu fra i suoi clienti, avendo fornito i rack e gli Ups per il sito di Yangquan e rack su misura per il progetto “Scorpio Plan” (in cui il motore di ricerca ha collaborato con il sito di e-commerce Alibaba, con Tencent, China Telecom e con Intel per definire il design di un rack che permette ai server di condividere alimentatori, ventole e componenti di rete). Una visibilità sulle performance degli asset tanto dettagliata è anche utile per comprenderne l’impatto su infrastruttura, macchine virtuali e accesso ai servizi da parte dell’utente. Ulteriore vantaggio riguarda la visibilità, diretta e realistica, sui consumi energetici dell’It (e non solo dei processi di alimentazione e di raffreddamento dei data center. Infine, il collegamento dei servizi e dei processi It agli asset fisici, oltre che ai requisiti di alimentazione e raffreddamento, consente agli operatori di Data Center di avere una visione diretta e realistica sul consumo energetico dell’It. Questo si traduce nella capacità di misurare il carico di lavoro espresso in Watt, e quindi di comprendere il vero costo totale dei servizi forniti all’utente finale.Dopo il lancio nel Nord America e in Giappone, fra giugno e luglio, Surface Pro 3 arriva in Italia e in altri 24 mercati a fine agosto, il 28 del mese, provando a risollevare le sorti della (finora non fortunatissima) avventura di Microsoft nel mercato dei tablet. Pur trattandosi di un prodotto di ottima fattura, convincente sotto il profilo hardware e del design, nonché agevolmente utilizzabile per lavorare, la produzione di Surface finora è costata alla casa di Redmond più di quanto non abbia prodotto, a causa di vendite inferiori al previsto e penalizzate dalla forte concorrenza di più economici modelli Android.
In base alle le cifre contenute nei documenti consegnati alla Sec, Computerworld ha calcolato che le spese ammontano a 772 milioni di dollari (nella cifra rientra anche la produzione di Surface Mini, il cui lancio è poi stato bloccato), a fronte di 409 milioni di dollari di profitti derivanti dalle vendite e, dunque, con una perdita netta di 363 milioni dollari.“Questo non ci è bastato,” ha detto Carmine Stragapede, direttore generale di Intel Italia. “Vogliamo continuare a crescere e a dare risposte puntuali al mercato e mancava secondo noi una famiglia di processori in grado di offrire grandi prestazioni a macchine in mobilità. Per questo abbiamo messo a punto i Core M, che offrono anche lunga durata della batteria e prestazioni grafiche di alto livello. Queste macchine saranno prive di tutte quelle complessità meccaniche legate alle esigenze di raffreddamento.” I nuovi Core M consumano 4,5 Watt. Questo valore si confronta con i 18 Watt dei processori adottati nei primi Ultrabook lanciati nel 2010 e con i 6 Watt degli attuali Core di quarta generazione. Dal punto di vista pratico, secondo quanto misurato dai test effettuati da Intel, questo si traduce in un guadagno medio di autonomia compreso fra una e due ore. Un Core M occupa 495 millimetri quadrati di spazio, contro i 960 dei Core di quarta generazione, anche se il packaging è rimasto al momento lo stesso per mantenere la compatibilità con le schede esistenti e permettere ai produttori di dispositivi di non modificare i loro progetti. Il “die” è dual core e dispone di 1,3 miliardi di transistor, con oltre metà dello spazio dedicato alla gestione grafica HD5300. Nuove soluzioni basate sugli Intel Core M sono già astate annunciate da produttori come Acer, Asus, Dell, Hp e Lenovo. Rispetto al modello da 11 pollici e a quelli della concorrenza, il nuovo Pavilion può fra l’altro vantare un profilo davvero smilzo, grazie a una tastiera ultrasottile inserita all’interno di una custodia/stand semirigida. La dotazione comprende uno schermo Ips con risoluzione 1366 x 768 pixel, processori Intel Atom, 2 o 4 GB di memoria Ram e 32 o 64 GB di spazio per l’archiviazione.Con i suoi 329 euro di prezzo (per la configurazione di partenza, dunque con 2 GB di Ram e 32 GB di storage) il Pavilion x2 da 10 pollici è un’alternativa a modelli concorrenti ugualmente basati su Windows ma anche ai Chromebook, categoria di prodotto low cost che oltreoceano ha ormai preso piede. Le caratteristiche tecniche di fascia media lo rendono adatto all’uso personale di studenti, professionisti o manager in trasferta, e in ogni caso a chi privilegia la comodità della tastiera e di un formato piccolo e leggero. L’utilizzo in mobilità è favorito dalla durata della batteria: quasi dodici ore, in media, a detta di HP.
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|